Il Network per il socialismo
europeo rivolge un appello ai Senatori
della Repubblica affinchè sia
salvaguardato il diritto del popolo di
intervenire sulle modifiche della
Costituzione. Com’è noto a tempi
brevissimi il Senato sarà
chiamato ad approvare in seconda lettura le
modifiche all’art. 81 della
Costituzione in materia di pareggio di
bilancio. Si tratterà dell’ultimo
passaggio previsto dall’art. 138
C.dal momento che la Camera del
Deputati ha già effettuato le due
votazioni previste e il Senato ha
già votato in prima lettura il 15
dicembre scorso. Le modifiche si
ispirano alle dottrine dominanti in
questa fase della politica
europea guidata dalle destre conservatrici
e neoliberiste. Qualcuno ha
scritto che queste modifiche equivalgono
all’abolizione per legge del
pensiero di Keynes. Altri hanno osservato
che si tratta dell’ultimo omaggio
offerto alle “idee fallite” che
stanno alla base dell’attuale
crisi. Non c’è dubbio che le
implicazioni delle nuove norme
proposte saranno molto rilevanti e
ridurranno di molto le
possibilità future di scelta delle politiche
economiche e di sviluppo del
nostro paese. Non vogliamo comunque qui
entrare nella discussione di
merito circa i contenuti di questi
cambiamenti costituzionali, che
pure stanno sollevando in altri paesi
europei discussioni e confronti
assai più vasti di quanto non sia
colpevolmente avvenuto finora nel
nostro paese. Poniamo però ai
Senatori una questione di
coscienza e di democrazia. Riapprovando il
nuovo articolo 81 con la
maggioranza di due terzi escluderebbero la
possibilità del pronunciamento
del popolo attraverso il referendum
confermativo. E’ ammissibile che
ciò avvenga su un tema così
importante? E’ ammissibile che
ciò avvenga per opera di un Parlamento
delegittimato dalla crisi
politica e morale che sta squassando le
nostre istituzioni? E’
ammissibile che i due terzi siano calcolati su
assemblee parlamentari che,
elette con una legge ipermaggioritaria,
non rappresentano milioni di
elettori che non hanno potuto far pesare
il loro voto alle ultime elezioni
politiche? Chiediamo dunque ai
Senatori di evitate la
maggioranza dei due terzi per lasciare la
scelta finale al popolo
sovrano.
Network per il socialismo
europeo